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Tonsillite nei bambini: solo questione di tonsille gonfie?

La tonsillite è un termine generico che si riferisce ad infiammazione delle tonsille, associata a gonfiore ed arrossamento con dolore, e può essere di origine virale o batterica. Scopriamola insieme!

28 ottobre 2025

Tonsillite bambini rimedi
Foto dottoressa paolucci

Articolo a cura di

Dott.ssa Valentina Paolucci

Medico chirurgo specializzato in Pediatria e Medicina Generale, Valentina Paolucci è una figura autorevole e riconosciuta nel mondo della salute infantile. Mamma di due bambine, unisce competenza e passione offrendo sui social consigli chiari e affidabili con uno stile comunicativo semplice e diretto.

Con il freddo e il maltempo arrivano anche i “soliti” malanni di stagione. Ogni genitore, purtroppo, li conosce bene, perché è in inverno che i bambini tendono ad ammalarsi più frequentemente.

Uno dei malanni più frequenti nei bambini è la tonsillite. I suoi pazienti più numerosi sono proprio quelli con un'età compresa tra i 3 e gli 8 anni.

E, anche se può apparire strano, questo è un buon segno: significa che il sistema immunitario del bambino lavora per difendere l'organismo.

Le tonsille, infatti, sono uno dei primi distretti che incontrano i germi e producono gli anticorpi utili a combattere virus e batteri che invadono l'organismo entrando attraverso l'apparato respiratorio.

Vediamo, quindi, come riconoscere una tonsillite e come aiutare i nostri piccoli a stare meglio il prima possibile.

Cos'è la tonsillite?

Questa infiammazione colpisce moltissimi bambini ogni anno ed è un problema che può presentarsi anche più volte.

Le tonsille palatine, questo è il nome completo di quelle più importanti, sono un tessuto linfatico e, insieme alle adenoidi, costituiscono una delle barriere contro gli agenti che causano le infezioni respiratorie, in particolare virus.

Tuttavia, possono essere anche la sede di infezioni acute o croniche.

La tonsillite acuta si manifesta spesso con un ingrossamento delle tonsille, che tornano alla loro dimensione abituale una volta superata l'infiammazione.

Se il bambino è soggetto a tonsilliti frequenti, che si susseguono senza risolversi del tutto, l'ipertrofia delle tonsille fatica a regredire.

Quando accade ciò si parla di tonsillite cronica. Questa problematica può anche presentarsi in forma cronica fin dai suoi esordi.

In questi casi, i sintomi appaiono più lievi ma persistenti nel tempo e si associano a febbricola costante e senso di stanchezza.

Quando la tonsillite cronica non risponde ai farmaci o causa difficoltà respiratorie, si ricorre alla tonsillectomia, cioè l'asportazione chirurgica delle tonsille.

“Le tonsille rappresentano una delle prime linee di difesa del sistema respiratorio.”

Tonsillite: come riconoscerla nei bambini

Ma come accorgersi che il bimbo ha la tonsillite? Nella maggior parte dei casi, i sintomi iniziali sono simili ad altre malattie stagionali.

Certamente l'indizio numero uno per sospettare la tonsillite è il mal di gola, che si manifesta soprattutto nel momento in cui il piccolo deglutisce qualcosa.

Spesso poi l'infiammazione delle tonsille è accompagnata da febbre e i linfonodi del collo risultano ingrossati.

Ispezionando visivamente la gola del bambino, le tonsille ingrossate sono ben visibili e hanno normalmente la dimensione di 2 mandorle.

Oltre a questi segnali, si possono manifestare anche alito cattivo e la presenza di placche bianco/giallastre in gola.

La tonsillite, come abbiamo accennato, è più frequente nei mesi freddi e spesso si espande a macchia d'olio tra i bambini.

Gli asili e le scuole sono il luogo privilegiato in cui i più piccoli si trasmettono queste infezioni virali.

Starnuti, tosse, saliva sono i veicoli con cui una tonsillite può diventare quasi pandemica.

“Il tuo piccolo lamenta mal di gola ed alito cattivo? Potrebbe essere tonsillite!”

Virale o batterica?

Sintomi tonsillite bambini

Nella maggior parte dei casi (tra il 75 ed il 90%), la tonsillite è dovuta a un'infezione virale, che si risolve in pochi giorni senza lasciare strascichi.

In questi casi si interviene con antinfiammatori, riposo e buona idratazione e, se necessario, antipiretici per ridurre i sintomi dolorosi e la febbre quando presente, in attesa che la situazione migliori spontaneamente.

In caso di tonsillite virale, infatti, questi sintomi si presentano abbastanza in fretta e, quindi, già a partire dal secondo giorno, i fastidi iniziali lasciano spazio al classico raffreddore con tosse e catarro.

Ma non è sempre facile distinguere tra tonsillite batterica e virale.

La tonsillite batterica nei bambini, tipicamente causata da Streptococcus pyogenes, si riconosce per alcuni sintomi e segni clinici che la distinguono dalla tonsillite virale.

I sintomi più suggestivi sono: insorgenza acuta di mal di gola intenso, febbre elevata, placche tonsillari biancastre o essudato, linfonodi cervicali anteriori dolenti e ingrossati, e assenza di tosse. L’alito cattivo e la difficoltà nel mangiare sono frequenti. Nei bambini, possono comparire anche dolore addominale, nausea e vomito.

Al contrario, la tonsillite virale si associa più spesso a sintomi respiratori come tosse, raffreddore, congiuntivite e voce rauca, che sono rari nella forma batterica.

È importante comprendere l'origine della malattia perché, in caso di infezione batterica, può essere necessario il ricorso agli antibiotici per evitare complicanze, anche gravi a carico di reni, articolazioni e cuore, ad esempio.

Quando consultare il Medico in caso di tonsillite

Anche se conosci i sintomi della tonsillite e, come abbiamo visto, nella maggior parte dei casi quelli di origine virale si risolvono spontaneamente, potrebbe essere necessario consultare il Pediatra.

Innanzitutto è essenziale distinguere tra una infiammazione delle tonsille dovuta a un virus piuttosto che a un batterio, ma se non si è medici, risulta difficile: con le tonsille infiammate “il fai da te” non vale.

La visita del Pediatra diventa, quindi, molto importante per una diagnosi repentina, che permette di fare la differenza sulla scelta della cura più adatta al bambino.

Solo l'osservazione del bambino può non essere sufficiente, ed il Pediatra può ritenere utile, ad esempio, effettuare un tampone faringeo per individuare la tonsillite da Streptococco.

Come funziona? Si raccoglie una secrezione presente sulle tonsille, lontano dal pasto, e la si esamina al microscopio.

In generale, per evitare di ricorrere ad antibiotici quando non indicati, situazione che favorisce lo sviluppo della resistenza, è bene rivolgersi al proprio Pediatra di riferimento, che, una volta individuata la causa, potrà prescrivere la terapia più efficace e commisurata al problema.

Il Medico va consultato subito anche in caso di difficoltà a respirare o deglutire, quando la febbre è molto alta e il dolore si estende alle orecchie o compare mal di testa associato a vomito.

Può accadere che la tonsillite, se non adeguatamente trattata, si complichi con altri problemi come sinusite, otite, formazione di pus e infiammazione della mastoide, un osso del cranio.

Ecco perché è importante agire tempestivamente quando serve.

Tonsillite: tiriamo le somme

Abbiamo visto che mal di gola, febbricola e stanchezza associati a ingrossamento delle tonsille sono sintomi tipici della tonsillite, una problematica che colpisce soprattutto i bambini.

La tonsillite può passare da sola nel giro di due o tre giorni se è di origine virale ma, con i bambini, è sempre bene rivolgersi subito al Pediatra per una diagnosi corretta e, quando necessario, per la terapia adatta, in particolare se si sospetta un'infezione batterica.

Foto dottoressa paolucci

Valentina Paolucci

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