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Catarro nei bambini: tutto quello che devi sapere

Nei bambini, il catarro è un disturbo molto frequente. Ma come gestirlo al meglio? Ecco alcuni consigli che aiuteranno il tuo bambino a eliminarlo.

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23 Settembre 2020 • 8 minuti di lettura

Il catarro nei bambini è un disturbo molto frequente che si manifesta soprattutto durante i cambi di stagione, in concomitanza con le tipiche malattie da raffreddamento: raffreddore, tosse, bronchite.

Ma come viene definito il catarro? Cosa lo causa? Cosa fare per aiutare i nostri piccoli?

In questa guida vedremo insieme le cause del catarro, i rimedi per scioglierlo ed espellerlo e altri utili consigli per aiutarti a “liberare” il tuo piccolo dalla tosse.

Definizione e cause

Quando c’è in atto un’infiammazione delle vie aeree, si può formare del catarro dal muco che le ricopre. La presenza di muco nelle vie respiratorie è fisiologica.

Questa sostanza vischiosa svolge 2 funzioni importanti: mantiene idratate le mucose che rivestono le vie respiratorie e protegge da batteri e virus trattenedoli al suo interno e poi eliminandoli attraverso la sua espulsione per mezzo della tosse.

In particolare, si tratta di tosse grassa o produttiva, il nostro sostegno fisiologico per espettorare o eliminare il catarro in eccesso.

La tosse grassa, quindi, è la risposta fisiologica dell’organismo del tuo bambino per eliminare il muco o il catarro accumulato nella gola o nei polmoni.

La tosse è, infatti, un naturale riflesso di difesa che insorge proprio quando qualcosa ostacola la respirazione, ad esempio il muco in eccesso, ma anche corpi estranei entrati insieme all’aria inspirata.

Nello specifico poi, quando la produzione di muco diventa molto abbondante, il nostro organismo spesso fatica a eliminarlo e, di conseguenza, questo ostruisce le vie respiratorie.

Nei bambini, le vie respiratorie sono naturalmente più piccole e si intasano facilmente. È proprio la concomitanza di questi fattori che favorisce la trasformazione del muco in catarro.

Il muco che ristagna, infatti, può cambiare consistenza e colore, anche a causa di batteri aderenti ad esso, ed è proprio a questo punto che si parla di catarro.

La tosse, in definitiva, solitamente causata da infezioni virali che concorrono proprio alla formazione di catarro dal muco in eccesso.

Le più tipiche sono: faringite, laringite, tracheite o bronchite, più frequenti quando fa freddo o durante i cambi di stagione. Inoltre, colpiscono soprattutto i bambini che frequentano asili e scuole.

Controlla il colore del catarro e tipo di tosse per riconoscere se un fastidio è diventato un problema.

Quando il catarro nei bambini diventa un fastidio da risolvere

Il catarro è un fastidio che il tuo piccolo cerca di eliminare tossendo. Non è sempre detto che sia un problema.

Vediamo, quindi, insieme come riconoscere il tipico disturbo da raffreddamento da situazioni più serie che meritano di essere sottoposte subito al Pediatra di fiducia.

Il colore del catarro e lo stato di salute

Il colore del catarro è un aspetto importante da tenere sotto controllo.

Nelle fasi iniziali e in caso di infezione virale, il catarro si presenta piuttosto fluido e di colore biancastro.

Quando l’infezione è invece di origine batterica, il catarro è giallo o verdastro e di consistenza più densa.

Proprio questa caratteristica rende ancora più difficile per il bambino liberarsene attraverso l’espettorazione e consultare il Pediatra diventa fondamentale.

Nei neonati, inoltre, la respirazione fisiologicamente difficile a causa dell’immaturità delle prime vie respiratorie e l’incapacità di girarsi autonomamente su un fianco, nel lettino, rendono ancora più difficile espellere il catarro, che quindi ristagna più facilmente.

In particolare, se ti accorgi che il catarro ha cambiato aspetto o se eventuali difficoltà nella sua eliminazione interferiscono con il sonno o l’alimentazione del bambino, non esitare a contattare il Pediatra.

Non solo con la diagnosi sarà più facile identificare la terapia più idonea, ma il Pediatra potrà indicarti le soluzioni più efficaci per liberare le vie respiratorie del tuo piccolo.

La tosse per eliminare il catarro

Quando il catarro si accumula nei bronchi, subentra la tosse. Proprio alla tosse è demandato il compito di espellere sostanze estranee.

Nel caso di tosse grassa, il catarro risale verso la gola per essere eliminato e liberare le vie respiratorie. Ma, dal momento che i bambini non sono in grado di espellere il muco dalla bocca, non è infrequente che gli eccessi di tosse si concludano con il vomito.

Nelle più comuni infezioni, i sintomi si risolvono in una settimana, massimo dieci giorni.

Tuttavia, è opportuno adottare dei semplici rimedi naturali per aiutare a sciogliere il catarro e renderlo più fluido, in modo da facilitarne l’espulsione.

Rimedi per eliminare o prevenire il catarro

Come abbiamo visto, la tosse è un meccanismo di difesa e quindi non sempre va contrastata.

Tuttavia, sentendo tuo figlio tossire, con quella tipica tosse grassa e il respiro rumoroso quando dorme nel suo lettino, è naturale preoccuparsi.

Ma non allarmarti, non c’è nulla di cui avere paura, anzi, la tosse è la fase risolutiva di una infezione che sta guarendo.
Proprio per questo motivo, di solito non richiede trattamenti medici particolari. Ci sono però dei rimedi casalinghi che ti suggeriamo per sciogliere il catarro, alleviare la tosse del piccolo e aiutarlo a riposare meglio.

Idratazione, umidificazione dell’ambiente o suffumigi, lavaggi nasali sono piccoli aiuti ma essenziali quando si tratta di catarro nei bambini!

L’idratazione

Le nonne lo raccomandano da sempre: stare al caldo e mantenersi idratati. In effetti, bere molto rende il muco più fluido. Questo è ancora più importante nei bambini più piccoli, anche se non sempre è facile.

Latte caldo, tè, minestre, hanno tutti il doppio vantaggio di idratare e fluidificare il muco. Il caldo aiuta, infatti, a decongestionare le vie respiratorie e a far fluire il catarro.

Umidificatore d’ambiente

Se il tuo bambino è afflitto da tosse grassa, per alleviare i suoi sintomi è utile anche mantenere l’ambiente adeguatamente umidificato, oltre a farlo bere molto.

L’umidità presente nell’aria ‘umidifica’ anche le vie aeree e, di conseguenza, anche il catarro. Questo rimedio è più facile da attuare rispetto alle varianti che prevedono l’inalazione di vapore, mal sopportate dai bambini più piccoli.

Delle bacinelle di acqua sui caloriferi o l’uso di umidificatori ambientali sono sufficienti a rendere la respirazione meno difficoltosa. L’ideale sarebbe avere un’umidità del 60% in un ambiente con temperatura a 20° C.

Lavaggi e suffumigi

Come detto, il calore contribuisce a decongestionare le vie respiratorie. Ecco perché i suffumigi restano un valido aiuto naturale per decongestionare il catarro nel tuo bambino.

È sufficiente predisporre una bacinella con acqua calda e fare in modo che il bambino respiri il vapore, facendo attenzione che non si avvicini troppo.

Nel caso dei bambini, non è consigliabile aggiungere all’acqua sostanze balsamiche, che potrebbero avere un effetto irritante sulle vie aeree.

Catarro e nasino chiuso

Quando il catarro ostruisce le vie respiratorie, anche il naso del tuo piccolo potrebbe essere chiuso e rendergli ancora più difficile bere e mangiare.

In questi casi, puoi ricorrere ai lavaggi nasali con soluzione fisiologica. Un vero toccasana, soprattutto per i bambini che non hanno ancora imparato a soffiarsi il naso autonomamente.

In particolare, ricorda che spesso i batteri o i virus si annidano nel muco nasale, che scende poi in gola e nelle vie respiratorie inferiori, favorendo così la formazione di catarro e la tosse grassa.

I lavaggi nasali potrebbero quindi diventare un utile abitudine quotidiana, da effettuare anche più volte al giorno: aiutano a mantenere il naso del tuo piccolo libero proprio da catarro, virus e batteri.

La posizione aiuta

Dormire è particolarmente difficile quando si ha la tosse grassa.

Per dare sollievo al tuo bambino, puoi aggiungere un cuscino extra, in modo che la testa sia sollevata e che la respirazione sia più facile.

L’importanza dell’igiene

Questo suggerimento vale sempre e, ancora di più, in caso di tosse: il bambino non deve essere esposto a sostanze irritanti per le vie respiratorie.

Per esempio il fumo passivo, che è assolutamente da evitare sempre, diventa ancora più pericoloso quando il bambino soffre già di tosse e catarro.

Allo stesso modo polvere, muffe e acari sono nemici da tenere lontano da peluche, tappeti e oggetti che si trovano negli ambienti dove il bambino trascorre il suo tempo.

Il Pediatra va sempre consultato in caso di catarro e tosse, soprattutto se il tuo bambino è molto piccolo.

Quando è il momento di consultare il Pediatra

Tuo figlio tossisce e ha il catarro? Non allarmarti e metti in atto i semplici suggerimenti che abbiamo visto:

  • Idratazione;
  • Umidificazione dell’ambiente;
  • Suffumigi;
  • Lavaggi nasali.

Se il tuo piccolo, però, ha anche la febbre da qualche giorno, manifesta difficoltà respiratoria, presenta inappetenza che persiste e il catarro ha preso una colorazione più scura, allora è il momento di rivolgerti al Pediatra.

Bisogna infine essere particolarmente attenti nel caso di neonati: il Pediatra va consultato già se la tosse perdura da un paio di giorni e, nel caso di neonati, subito, perché le complicanze si sviluppano velocemente e la situazione non va mai sottovalutata.

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Questo articolo non ha in alcun modo lo scopo di sostituire il consulto medico.
Si consiglia sempre la visita pediatrica per capire le origini della malattia/infiammazione per le specifiche cure.

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