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Virus sinciziale: cos’è e come si cura

Nei bambini, il Virus Respiratorio Sinciziale è responsabile delle infezioni delle vie respiratorie. Ma quali sono i sintomi? E la terapia da seguire?

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29 Settembre 2022 • 8 minuti di lettura

Nei neonati e nei bambini più piccoli, il Virus Respiratorio Sinciziale, o RSV (Respiratory Syncytial Virus), è responsabile delle infezioni delle vie respiratorie che causano malattie come la bronchiolite (43% dei casi) e la polmonite (25% dei pazienti).

Di solito, questo virus si manifesta con sintomi lievi, molto simili a quelli del comune raffreddore.

Tuttavia, nelle persone fragili, tra cui i neonati, le persone anziane o con pregressi problemi medici, può determinare anche gravi infezioni polmonari, che richiedono una diagnosi e una terapia specifica.

Soprattutto nel caso dei neonati e degli infanti, è importante, quindi, rivolgersi al proprio Pediatra per una diagnosi repentina che permetta di iniziare il prima possibile la corretta terapia, in genere volta a trattare i sintomi del virus sinciziale, salvo i casi in cui possano presentarsi sovrainfezioni, anche batteriche.

Nonostante sia così diffuso, infatti, non esiste un vaccino contro il virus RSV, né terapie specifiche e la miglior arma, spesso, è la diagnosi, che dovrebbe essere il più possibile precoce.

È stato stimato che quasi il 100% dei bambini entro i 2 anni viene contagiato dal Virus Respiratorio Sinciziale.

Virus sinciziale: i bambini più a rischio

Il Virus Respiratorio Sinciziale si trasmette tra le persone per via aerea o per contatto attraverso:

  • Tosse e starnuti di una persona contagiata;
  • Contatto diretto con chi ha già il Virus Respiratorio Sinciziale;
  • Contatto con superfici infette, toccandosi poi bocca, naso, occhi.

Il Virus Respiratorio Sinciziale è contagioso mediamente per pochi a giorni, fino a una settimana circa.

Tuttavia, i neonati e i bambini con sistema immunitario compromesso o indebolito possono restare contagiosi più a lungo, anche per diverse settimane.

Come abbiamo visto, sono proprio i neonati e i bambini i più colpiti dal virus sinciziale.

Questa malattia, come tante infezioni virali, è stagionale: il periodo di maggior diffusione e contagiosità va da novembre ad aprile, con un aumento dell’incidenza in gennaio, febbraio, marzo.

Proprio nei neonati fino all’anno di età, il Virus Respiratorio Sinciziale può causare forme gravi della malattia.

In particolare, tra i piccolini, i rischi correlati all’evoluzione dell’infezione da RSV sono maggiori in coloro che soffrono di:
Inoltre, il rischio di distress respiratorio grave è maggiore per:

  • Cardiopatia congenita;
  • Displasia broncopolmonare (BPD);
  • Fibrosi cistica;
  • Immunodeficienza congenita o acquisita;
  • Immunosoppressione;
  • Chemioterapia in corso;
  • Asma bronchiale;
  • Allergie.
  • I lattanti di età inferiore ai 3 mesi;
  • I nati prematuri;
  • Tutti coloro che iniziano la terapia tardivamente.

Quindi, alla comparsa dei primi sintomi è importante rivolgersi subito al Medico, a maggior ragione nei neonati, per scongiurare l’insufficienza respiratoria.

Ma quali sono i sintomi che dovrebbero insospettire?

Sintomi e diagnosi

Per rivolgersi il prima possibile al Medico è essenziale non solo conoscere i sintomi associati all’infezione da RSV ma distinguere tra questi che potrebbero ricordare un comune raffreddore, quelli più significativi.

Il Virus Sinciziale, infatti, può manifestarsi inizialmente con sintomi lievi quali:

  • Malessere generale;
  • Rinorrea, naso che cola;
  • Febbre;
  • Difficoltà respiratoria con respiro corto;
  • Tosse;
  • Respiro sibilante;
  • Inappetenza.

In questo quadro, il respiro sibilante, corto e difficoltoso, così come un leggero fischio quando il bambino tossisce, rappresentano due sintomi che possono far attivare anche nei genitori l’allerta RSV.

A prescindere dall’infezione da RSV, quando il tuo piccolo soffre di questi sintomi, soprattutto se neonato o se ha meno di 1 anno, è il caso di rivolgersi sempre al Pediatra per una diagnosi.

Un’anamnesi, comprese le domande sui sintomi, un esame fisico, eventuali test di laboratorio, come per esempio un tampone, potranno aiutare lo specialista a determinare se il piccolo soffre di infezione da Virus Respiratorio Sinciziale, di un’influenza o di altri tipi di infezioni, come il COVID19.

Ad esempio, è ampiamente noto che nei bambini il COVID19 è spesso asintomatico e, basandosi su queste e altre evidenze, solo il Pediatra è in grado di procedere con un’accurata diagnosi differenziale e di capire se i sintomi del tuo bambino sono dovuti o meno al Virus Respiratorio Sinciziale.

In alcuni casi, possono essere prescritti anche altri esami, come una radiografia del torace ed esami del sangue e delle urine per comprendere meglio la situazione del tuo piccolo.

Una volta che il Pediatra arriva alla diagnosi di infezione da RSV è, quindi, in grado di prescrivere la terapia adatta al bambino.

Se il tuo piccolo respira male, emette un sibilo o tossisce con un fischio chiama subito il Pediatra: la diagnosi repentina del Virus Sinciziale Respiratorio è essenziale.

Virus sinciziale nei neonati e nei bambini, cura e prevenzione

I neonati e i bambini molto piccoli sono i gruppi di popolazione più esposti a questo virus, tanto che si stima che il 100% dei bambini lo abbia contratto almeno una volta entro i 2 anni di età.

I più piccoli, però, sono quelli più a rischio di manifestare forme della malattia severe. Questo accade per diversi motivi:

  1. Perché il loro sistema immunitario, ancora immaturo, è meno allenato al contatto con questo virus e, quindi, la loro risposta immunitaria a questo virus è ridotta;
  2. Per via della minore dimensione delle vie aeree;
  3. Per l’assenza di una ventilazione bronchiale collaterale.

Nonostante l’incidenza elevata del virus sinciziale, come abbiamo accennato, non esistono una terapia ad hoc o un vaccino.

Fortunatamente, nella maggioranza dei casi, l’infezione da RSV si risolve da sola, nel giro di qualche giorno, e, nel tempo, proprio il contatto frequente con RSV rende i bambini sempre più immuni.

Nei casi più lievi, il Pediatra può consigliare di:

  • Mantenere sempre il piccolo ben idratato, facendogli bere acqua o altri liquidi;
  • Controllare la temperatura e se la febbre supera i 38-38,5°C utilizzare un antipiretico;
  • Eseguire lavaggi nasali e, se lo ritiene opportuno, anche l’aerosolterapia, con soluzione ipertonica, per ridurre la carica virale, favorire l’eliminazione del muco in eccesso e accelerare la guarigione.

È fondamentale comunque che i genitori non prendano iniziative da soli: deve essere il Medico a indicare l’aerosolterapia con soluzione ipertonica se rappresenta un approccio adatto al caso del tuo bambino.

Nei casi più gravi, il Pediatra può prescrivere farmaci e terapie utili a trattare gli effetti del virus sul sistema respiratorio e a prevenire lo sviluppo di forme più gravi, soprattutto nei neonati.

In molti casi, può essere necessario il ricovero in ospedale, durante il quale lo specialista può indicare di:

  • Fornire ossigeno, in caso di insufficienza respiratoria;
  • Prevenire la disidratazione;
  • Usare farmaci broncodilatatori per aerosol;
  • Usare terapie monoclonali per i bambini più a rischio.

Quando si tratta di RSV è importante anche la prevenzione, in particolare seguire i consigli per evitare il contatto con il virus.

Nello specifico, per prevenire il contagio nei neonati e nei bambini al di sotto dell’anno, è importante sia per i genitori, che per i fratelli e per chiunque sia a contatto con i piccoli, seguire semplici regole di igiene e buon senso, come:

  • Lavarsi le mani con acqua e sapone prima e dopo aver accudito il neonato o il piccolo;
  • Usare gel disinfettanti quando si è fuori casa prima di toccare o accudire il piccolo;
  • Evitare gli ambienti chiusi affollati;
  • Non esporre il bambino a fumo passivo;
  • Coprirsi naso e bocca con il braccio quando si starnutisce o tossisce;
  • Non condividere posate o bicchieri con il piccolo, evitando anche di assaggiare dal suo biberon se il latte è caldo.

Queste regole vanno insegnate e adattate alle abitudini di vita dei bambini più grandi per aiutarli ad evitare, per quanto sia possibile, il contagio quando sono all’asilo o a scuola.

Gestire il virus sinciziale: adesso sai come

Adesso che conosci meglio il Virus Respiratorio Sinciziale, sai di poterlo chiamare con l’acronimo RSV, ma soprattutto sei consapevole che è importante gestirlo al meglio, in particolare se il tuo bambino è appena nato o ha meno di 1 anno.

Innanzitutto è necessario seguire importanti ma semplici regole di igiene e buon senso per evitare il contagio e, al primo sintomo, è essenziale rivolgersi al Pediatra per una diagnosi repentina.

Questo articolo non ha in alcun modo lo scopo di sostituire il consulto medico.
Si consiglia sempre la visita pediatrica per capire le origini della malattia/infiammazione per le specifiche cure.

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