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Pneumococco e neonati: sintomi e prevenzione
Ti stai chiedendo come puoi proteggere il tuo piccolo dallo pneumococco? Scopri i sintomi da riconoscere, le complicanze possibili e l’importanza della vaccinazione.
8 ottobre 2025
Indice dei contenuti
La conoscenza è potere, soprattutto quando si parla della salute dei nostri figli.
Come genitori, è assolutamente naturale preoccuparsi di potenziali minacce che possono colpire i più piccoli, soprattutto quando si parla di infezioni batteriche che possono portare a complicazioni serie, in particolar modo nei primi anni di vita.
Tra i più temuti troviamo lo pneumococco, che rappresenta per i neonati e gli infanti una delle cause più comuni di meningiti, otiti e polmoniti.
La buona notizia? Oggi abbiamo strumenti efficaci per proteggerli.
Il vaccino contro lo pneumococco è una delle armi più importanti che abbiamo a disposizione: sicuro, efficace e consigliato dalle principali autorità sanitarie, aiuta a ridurre in modo significativo il rischio di infezione e di complicanze.
Ma oltre al vaccino, ci sono anche tante altre accortezze che possono fare la differenza, soprattutto nei mesi più freddi, quando le infezioni si diffondono con maggiore facilità.
Con piccoli gesti quotidiani, come una corretta igiene, il rafforzamento del sistema immunitario attraverso un’alimentazione equilibrata e l’attenzione ai primi segnali di malessere, possiamo aiutare i nostri piccoli a crescere più sani e protetti.
Sappiamo che essere genitori significa avere mille domande e preoccupazioni, ma con le giuste informazioni possiamo affrontare tutto con più serenità. Iniziamo subito.
Cos'è lo pneumococco?
Lo Streptococcus pneumoniae è un batterio che colonizza le vie respiratorie superiori dell'uomo.
Oggi, si distinguono oltre 90 sierotipi di pneumococco: alcuni risultano innocui, mentre altri provocano malattie e infezioni gravi, soprattutto nei più piccoli.
Tale batterio è subdolo, dal momento che spesso la sola presenza nel naso o nella gola risulta del tutto asintomatica.
In alcuni casi, lo pneumococco può essere responsabile di sinusiti e bronchiti, condizioni generalmente gestibili con le cure adeguate. In determinate situazioni però, il batterio può causare infezioni più serie come polmoniti o meningiti.
Per questo è importante riconoscere tempestivamente i sintomi e adottare le giuste misure di prevenzione per proteggere la salute del tuo bambino.
Infezioni causate dal pneumococco
Il rischio di contrarre un'infezione da pneumococco aumenta nella fascia 0-5 anni.
Questo perché il sistema immunitario dei neonati e dei bambini è ancora in fase di sviluppo e non fornisce una difesa adeguata nei confronti dei batteri capsulati come lo pneumococco.
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Quali infezioni rischiano i minori?
Vediamo insieme quali sono le infezioni più comuni a cui possono andare incontro i nostri piccoli:
Otite acuta: tipica dell’orecchio medio, comporta dolore, febbre e irritabilità nei bambini piccoli. Circa 1/3 dei bambini va incontro a un episodio di otite media acuta da pneumococco entro i primi 2 anni di vita.
Polmonite: nei bambini, la polmonite è la più frequente infezione grave da pneumococco. Si manifesta violentemente con febbre alta, tosse, difficoltà respiratorie e letargia.
Meningite: secondo l'Istituto Superiore di Sanità, lo pneumococco è la causa più frequente di meningiti nei bambini sotto i 5 anni di età. Presta attenzione a sintomi come febbre, convulsioni e rigidità del collo.
Sintomi e rischi delle malattie pneumococciche
I sintomi di un’infezione da pneumococco variano a seconda dell’età dei bambini, e possono essere aspecifici.
Ciò che conta è riconoscerli tempestivamente ed iniziare quanto prima la corretta terapia sotto controllo medico.
L’obiettivo, infatti, è scongiurare un peggioramento dello stato di salute del piccolo.
La febbre alta, l’irritabilità e il rifiuto del cibo sono infatti chiari segnali indicativi di disagio o dolore.
Le complicanze delle infezioni da pneumococco possono essere serie e richiedere un intervento tempestivo.
La meningite pneumococcica è un’infezione che richiede un’attenzione particolare, mentre la polmonite, in alcuni casi, può comportare alcune complicazioni respiratorie in più, ma niente panico.
Se noti sintomi preoccupanti, come letargia insolita, febbre alta persistente o difficoltà respiratorie, non esitare a contattare il Pediatra per una valutazione approfondita. Un intervento rapido e il giusto trattamento possono fare la differenza.
Prevenzione e misure igieniche contro lo pneumococco
Dal momento che prevenire è sempre meglio che curare, l’arma migliore per proteggere i tuoi figli dalle infezioni da pneumococco è la vaccinazione.
Il vaccino pneumococcico coniugato (PCV) è altamente efficace e in Italia la sua somministrazione è raccomandata nei neonati a partire dai 2 mesi di età.
Chi ha già avuto figli, forse ricorderà i richiami successivi, a 4/6/12 mesi circa, per una copertura ottimale.
Si tratta di un vaccino sicuro e ben tollerato dal neonato, un investimento prezioso se comparato alle patologie innescate dallo pneumococco.
E in casa, come comportarsi per aumentare la soglia di sicurezza?
Insegna fin dalla tenera età a lavarsi frequentemente le manine con acqua e sapone, come misura igienica numero uno.
Lo pneumococco, infatti, si trasmette facilmente attraverso la saliva e le secrezioni respiratorie, presenti nell’aria o entrando in contatto con portatori sani.
Disinfettare regolarmente i giochi e tenere a distanza eventuali amici e/o parenti influenzati aiuta a ridurre il rischio di contagio, soprattutto sotto i due anni di età.
Semplici misure igieniche e di prevenzione si rivelano preziose, per l’intera famiglia!
Proteggere i nostri bambini: un gesto d’amore e responsabilità
I mesi invernali possono trasformarsi in un periodo di grande ansia per noi genitori. Quando i nostri bambini sono piccoli, ogni febbre, ogni colpo di tosse o malessere accende una preoccupazione, perché il nostro unico desiderio è proteggerli da qualsiasi minaccia.
Ricordati che temere lo pneumococco e le patologie che esso comporta è un meccanismo difensivo, che obbliga a non abbassare la guardia, pur di proteggere chi amiamo di più.
Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, una corretta terapia antibiotica prescritta dal Pediatra risolve l’infezione senza conseguenze permanenti. Ma chiunque abbia visto il proprio bambino stare male sa quanto possa essere doloroso e stressante sentirsi impotenti davanti alla sua sofferenza.
La prevenzione diventa così una responsabilità proattiva, dato che attraverso la vaccinazione e alcune misure preventive possiamo proteggere ciò che abbiamo di più prezioso.
Ad oggi, il vaccino rappresenta lo strumento più efficace per prevenire otiti, polmoniti e meningiti nei più piccoli: se hai dubbi sul calendario vaccinale o preoccupazioni di varia natura, affidati al tuo Pediatra.
I professionisti sanitari sono i migliori alleati delle famiglie pronti ad ascoltare, consigliare e guidare nelle scelte migliori per la salute dei bambini e, solamente con una linea comune, i batteri non trovano condizioni favorevoli per diffondersi e recare danni.