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Soluzione salina isotonica e ipertonica: una scelta basata sulle differenze
Senti spesso parlare di soluzione isotoniche e ipertoniche per i lavaggi nasali di neonati, bambini e adulti e vorresti capirne di più. In particolare, ti dicono che sono utili nella prevenzione e come supporto in caso di raffreddore, rinite allergica, sinusite e altre affezioni delle prime vie respiratorie. Ma quali sono le differenze tra soluzioni isotoniche e ipertoniche? Quando è meglio utilizzare l'una o l'altra?
27 marzo 2019
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Saline e sterili, la caratteristica comune a soluzioni isotoniche e ipertoniche
Le soluzioni isotoniche e ipertoniche disponibili in commercio sono tutte saline. In generale, si tratta di soluzioni sterili a base di acqua e sali, da cui saline, indicate, a seconda della “tonicità”, per i lavaggi nasali, per i lavaggi oculari e anche per l'aerosol, da sole o per diluire i farmaci.
Poi, come avrai notato, alcuni prodotti contengono acque marine o termali sterilizzate, invece che soluzioni di acqua e sale. In ogni caso, tutti questi prodotti sono caratterizzati dall'assenza di farmaci.
Ma perché devono essere proprio saline?
La risposta è molto semplice: sono soluzioni che rispecchiano in parte la composizione dei liquidi fisiologici del nostro corpo.
È ormai ampiamente noto che l'acqua è il principale costituente del corpo umano. Il 72% circa del tuo corpo è composto di acqua: lo sapevi?
L'acqua è vita e per l'uomo è anche uno dei principali “tecnici organici” che garantiscono ogni giorno la corretta funzionalità del tuo corpo.
Dalla più piccola cellula all'organo più complesso, l'acqua attiva la vitalità del tuo organismo scorrendo in ogni angolo del tuo corpo in soluzioni.
In particolare, l'acqua presente nel tuo corpo è anche una soluzione di minerali. Ecco spiegato il perché delle soluzioni saline: una soluzione di acqua e sali minerale è così simile ai fluidi fisiologici del tuo corpo da essere compatibile con essi.
Soluzioni isotoniche e ipertoniche: la differenza sta nella concentrazione di sali e non solo
Le soluzioni saline, in particolare, permettono di calibrare la concentrazione di sali rispetto a quella dei liquidi fisiologici, interferendo o meno sul movimento dell'acqua per osmosi.
L'osmosi è un particolare tipo di diffusione o trasferimento dell'acqua tra due soluzioni acquose con concentrazioni diverse di soluto e separati da una membrana semipermeabile.
Nel nostro organismo, questo tipo di membrana divide i vari compartimenti cellulari o corporei lasciando passare solo l'acqua ma non i sali e le altre sostanze disciolte in essa, da cui semipermeabile.
La concentrazione di soluto nelle cellule e nei vari fluidi corporei viene calcolata come osmolarità, ovvero %P (concentrazione di soluto) / V (volume del solvente acqua).
Chiarito questo, adesso ti sarà più facile capire che le soluzioni saline in medicina si differenziano in isotoniche, ipertoniche o ipotoniche in base alla loro osmolarità, ossia alla loro concentrazione di sali rispetto ai fluidi fisiologici e quindi alla loro capacità di far muovere l'acqua per osmosi.
Di seguito, trovi tutte le differenze tra le varie soluzioni saline.
Soluzioni saline isotoniche
Hanno in linea di massima la stessa concentrazione di soluti presenti nelle cellule del nostro corpo e dei liquidi corporei.
In pratica, non favoriscono nessun tipo di diffusione di acqua e non alterano la normale osmolarità dei liquidi corporei.
La soluzione fisiologica classica che tutti conosciamo è una soluzione salina isotonica a base di NaCl (cloruro di sodio, ovvero il normale sale) allo 0,9% P/V.
Viene utilizzata negli aerosol e nei lavaggi nasali. Le soluzioni saline isotoniche a base di acqua e sali minerali o di acque marine sterilizzate vengono indicate per i lavaggi o irrigazioni nasali e per la detersione anche quotidiana di naso e occhi.
Tali soluzioni non interferiscono con le cellule organiche e svolgono principalmente un'azione meccanica di detersione delle impurità che si annidano nel naso e negli occhi. Sono inoltre utilizzate negli aerosol per diluire i farmaci da nebulizzare.
Soluzioni saline ipertoniche
Hanno una concentrazione di soluti maggiore rispetto a quelli contenuti nelle cellule e nei liquidi organici.
In particolare, la loro osmolarità è maggiore di 0,9% P/V e entro il limite del 2,2-2,4 % P/V. Osmolarità troppo elevate sono risultate irritanti per le mucose.
Le soluzioni saline ipertoniche sono indicate per i lavaggi o irrigazioni nasali in caso di raffreddore, sia nei bambini che negli adulti.
La maggior concentrazione di sali richiama acqua per osmosi dalle cellule nasali. In tal modo il muco si fluidifica e si favorisce la sua espulsione attivando i movimenti ciliari verso l'esterno.
La soluzione ipertonica svolge quindi un effetto decongestionante di sostegno ad esempio in caso di raffreddore.
Soluzioni saline ipotoniche
Hanno una concentrazione di soluti minore rispetto alle cellule organiche e ai liquidi interstiziali.
Le soluzioni saline ipotoniche tendono a cedere acqua per osmosi a cellule e fluidi interstiziali e infatti vengono utilizzati in medicina ospedaliera, nelle emergenze come la disidratazione o in particolari tipi di infusioni.
Ne parliamo esclusivamente per concludere la carrellata delle varie soluzioni saline. Tali soluzioni in medicina vengono utilizzati in ambiti molto particolari e di competenza esclusivamente medica.
Per capire le differenze tra soluzioni saline isotoniche, ipertoniche e ipotoniche hai fatto un bel “viaggio”.
Sei partita dalla chimica dell'acqua, sei passata per la fisiologia del nostro corpo, dei suoi fluidi e della cellula e alla fine sei arrivata a capire le indicazioni delle soluzioni isotoniche e ipertoniche. Adesso, hai la “tua bussola” per capire come seguire con consapevolezza la salute della tua famiglia.