Stare bene
Cos'è la crosta lattea, perché viene e come trattarla
Sei alle prese con la crosta lattea del tuo neonato? Questo articolo ti aiuta a capirne le cause e a trovare i rimedi più dolci e sicuri per affrontarla serenamente.
25 settembre 2025

Indice dei contenuti
Diventare genitori per la prima volta è un’esperienza intensa e meravigliosa, ma può anche farci sentire un po’ sopraffatti.
Ogni giorno porta con sé nuove scoperte, e non sempre ci si sente pronti a tutto: dopotutto, non esiste un manuale perfetto per crescere un neonato, si impara vivendo, un passo alla volta.
Tra queste scoperte, potresti notare qualcosa di inaspettato: una sorta di forfora sul cuoio capelluto del tuo bambino.
Questo fenomeno si chiama crosta lattea ed è una condizione molto comune nei primi mesi di vita.
Il termine medico è “dermatite seborroica infantile” e si presenta come crosticine o scaglie oleose che compaiono sulla testolina del tuo piccolo.
La buona notizia? Non è nulla di grave né di doloroso.
Nonostante l’aspetto possa preoccupare, non provoca prurito né fastidio al neonato. Anzi, nella maggior parte dei casi scompare spontaneamente nel tempo.
Con qualche semplice accortezza potrai favorire la scomparsa delle squame, rendendo questo passaggio più sereno sia per il tuo bambino che per te.
Cosa provoca la crosta lattea e quando si manifesta
La crosta lattea è una condizione assolutamente benigna che si manifesta solitamente nelle prime settimane di vita dei neonati e tende a regredire entro il primo anno.
Cosa provoca la presenza delle crosticine - giallognole e untuose - che dal cuoio capelluto possono estendersi anche a sopracciglia, orecchie, naso e inguine?
Le cause esatte sono ancora oggetto di dibattito, ma si ritiene che siano coinvolti gli ormoni materni e la proliferazione di un fungo, la Malassezia.
Ormoni materni
Gli ormoni androgeni trasferiti dalla madre al neonato durante la gravidanza possono stimolare le ghiandole sebacee del bambino, aumentando la produzione di sebo.
Proliferazione del fungo Malassezia
Un microrganismo di natura fungina che prolifera nel cuoio capelluto provocando irritazioni e infiammazioni.
Come meccanismo di difesa, il corpo aumenta la velocità di rinnovamento cellulare e le cellule che si distaccano danno origine alla “forfora”.
Più sebo è presente, più la Malassezia cresce eccessivamente e contribuisce alla formazione delle croste.
La crosta lattea non è contagiosa, ma distinguerla da altre condizioni cutanee permette di curarla al meglio e capire quando rivolgersi al pediatra per un consulto specifico.
Come riconoscere la crosta lattea?

I sintomi tipici della crosta lattea includono la comparsa di piccole croste giallognole, untuose al tatto e ben aderenti al cuoio capelluto di tuo figlio.
Ispeziona bene anche il viso e l’inguine, dato che possono estendersi anche in queste zone del corpo.
L’odore della crosta lattea può risultare un po’ sgradevole, a causa dell’accumulo di sebo, sudore e cellule morte sul cuoio capelluto del bambino.
Anche se a volte può risultare fastidioso, è una condizione temporanea e del tutto normale e che con un po’ di cura e pazienza, troverà una sua naturale risoluzione.
Se però l’odore diventa molto intenso o si accompagna a segni di infiammazione (come arrossamento o secrezioni), rivolgiti al pediatra di famiglia per escludere un’eventuale infezione cutanea.
Un altro aspetto peculiare della crosta lattea è la mancanza di disagio o prurito nel neonato, perciò non c’è pericolo di confonderla con una dermatite atopica, ad esempio.
Rimedi e trattamenti per la crosta lattea
La comparsa della crosta lattea è fisiologica, non sentirti in colpa perché non dipende da un tuo errore o una tua mancanza.
Per non accentuare il problema, agisci sull’igiene personale di tuo figlio: lavagli delicatamente la testa ogni 2-3 giorni con uno shampoo delicato e utilizza un olio emolliente per ammorbidire le croste, facilitandone la rimozione.
Il bagnetto diventerà un momento speciale tra di voi e favorirà la scomparsa della crosta lattea.
I prodotti oleosi e le creme emollienti appositamente formulate, infatti, rispettano il pH della cute dei più piccoli e sono privi di sostanze irritanti che peggiorerebbero eventuali croste e vescicole.
Assicurati che lo shampoo sia specifico per bambini della sua età e prova l’olio di mandorle dolci come emolliente.
Mantenendo il suo cuoio capelluto pulito e ben idratato, il cattivo odore diventerà solamente un ricordo e dopo il lavaggio puoi effettuare una spazzolatura delicata.
Grazie a una spazzola morbida riuscirai a rimuovere delicatamente le crosticine, senza irritare la cute di tuo figlio.
Metodi alternativi per trattare la crosta lattea
Oltre ai trattamenti convenzionali, esistono rimedi naturali che possono essere utilizzati con cautela.
Testa sempre una piccola quantità di qualsiasi prodotto su una zona limitata della pelle del neonato per escludere reazioni allergiche.
Olio di riso o oleolito di camomilla: sono due oli dalle comprovate proprietà emollienti e lenitive, che possono aiutare ad ammorbidire le croste.
Licochalcone: un estratto della liquirizia cinese. Le evidenze scientifiche sono ancora limitate ma ha potenziali proprietà antinfiammatorie.
Il benessere di tuo figlio ha la priorità, perciò se hai dubbi o non ti senti a tuo agio, parlane con il pediatra e valutate insieme se è il caso di adottare un metodo alternativo o avere pazienza e dedicarsi ad una routine specifica di lavaggio.
Crosta lattea: quando consultare il pediatra?
Se la crosta lattea persiste oltre i 12 mesi di età e le croste si estendono ad altre parti del corpo o diventano infiammate, è importante parlarne con il pediatra e valutare insieme come intervenire.
Noti segni di infezione, come arrossamento, gonfiore o secrezioni?
Sono segnali da non sottovalutare: meglio fissare un controllo per escludere complicazioni.
Affidati sempre al tuo istinto di genitore: se qualcosa non ti convince, chiedere un parere è la scelta più saggia. Non siete soli, e il pediatra è un alleato prezioso in questo percorso.
Nel frattempo, continua a prenderti cura del tuo bambino con gesti semplici: lava delicatamente i capelli con prodotti specifici per la pelle del neonato, mantieni il cuoio capelluto pulito e ben idratato.
E, anche se può essere difficile resistere, evita di staccare le croste con le dita o con la spazzola: la pazienza, unita alle giuste attenzioni, farà la differenza per il tuo piccolo.