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Diastasi addominale post parto: come affrontarla e prevenirla

Sai cos'è la diastasi addominale? Avviene quando i muscoli dell'addome di separano durante la gravidanza. Scopri qui come affrontarla e prevenirla.

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04 Marzo 2024 • 8 minuti di lettura

L’arrivo di un bambino è sicuramente uno dei momenti più belli nella vita di una donna, ma porta con sé una serie di cambiamenti fisici e mentali che richiedono sempre un’attenzione particolare, arrivando talvolta a diventare dei veri e propri fastidi a medio e lungo termine.

Tra i problemi più comuni che possono verificarsi dopo la nascita di un bambino c’è sicuramente la diastasi addominale post parto.

Sintomi diastasi addominale post parto: di cosa si tratta

Con il termine diastasi si intende l’allontanamento permanente di superfici muscolari o ossee normalmente contigue.

La diastasi addominale si verifica molto spesso in gravidanza e si risolve, nella maggior parte dei casi, dopo quattro o cinque mesi dal parto, grazie ai tessuti connettivi che assumono nuovamente la loro naturale elasticità, portando in questo modo alla normalità le dimensioni della distanza dei retti addominali.

Può succedere, purtroppo, che i muscoli addominali restino poco elastici e rilassati anche per un periodo temporale più lungo (8/9 mesi dopo la nascita del bambino) e portare, quindi, alla cosiddetta diastasi addominale post parto.

Diastasi addominale post parto sintomi

Uno dei sintomi più frequenti della diastasi addominali post parto è la cosiddetta “pancia protuberante”.

È causata dalla separazione dei muscoli addominali e porta con sé l’effetto di una pancia che sembra ancora gravida.

La diastasi addominale può manifestarsi anche con una diffusa debolezza muscolare nella zona addominale, una condizione che può rendere difficile anche il semplice sollevamento di oggetti o la partecipazione a determinate attività fisiche, anche leggere.

Tra i campanelli d’allarme da considerare per la diastasi addominale post parto ci sono anche i dolori lombari e pelvici, dovuti alla separazione dei muscoli addominali e alcuni problemi di postura, sempre causati da un inadeguato supporto muscolare.

Tra i sintomi della diastasi addominale post parto c’è anche l’incontinenza urinaria. La causa, in questo caso, è da imputare all’indebolimento dei muscoli del pavimento pelvico.

Esercizi per diastasi addominale post parto e come eseguirli

Esistono degli esercizi che possono aiutare a limitare i fastidi che comporta la diastasi addominale post parto.

I primi sono quelli che prevedono una contrazione addominale, perfetti per contribuire a rafforzare i muscoli centrali e a ridurre la separazione.

Per eseguire questo esercizio basta stare sdraiate sulla schiena con le ginocchia piegate e i piedi appoggiati a terra e poi contrarre i muscoli addominali senza sollevare la testa o le spalle da terra.

È importante mantenere la contrazione per alcuni secondi e ripetete più volte l’esercizio.

Anche la respirazione diaframmatica può aiutare a migliorare il controllo dei muscoli e a ridurre la pressione nella zona dell’addome, alleviando i fastidi della diastasi post parto.

Per eseguirli è necessario sedersi con il busto dritto e poi respirare profondamente attraverso il diaframma, contraendo i muscoli addominali durante l’espirazione.

Tra gli esercizi per mitigare i sintomi della diastasi addominale post parto ci sono anche quelli che mirano a rafforzare il pavimento pelvico.

Tra i più semplici ed efficaci ci sono i cosiddetti “esercizi di Kegel”.

Si possono eseguire ovunque, stando seduti, in piedi o in posizione supina. Basta contrarre i muscoli del pavimento pelvico per 5-10 secondi e poi rilasciarli lentamente, senza muovere gambe, glutei o muscoli addominali.

Gli esercizi di Kegel vanno ripetuti 2-3 volte al giorno, in serie da 10 e sempre con la vescica vuota.

Come evitare la diastasi addominale post parto

La prevenzione è spesso la migliore strategia per affrontare la diastasi addominale post parto.

Tra i consigli più efficaci per prevenire questa fastidiosa condizione c’è quello di mantenere sempre una buona postura, evitando di piegarsi in avanti in modo repentino o sollevando oggetti pesanti in modo scorretto.

Mantenere una buona postura può aiutare, infatti, a prevenire la separazione dei muscoli addominali.

Per evitare la diastasi addominale post parto è anche importante svolgere durante la gravidanza un regolare esercizio fisico, mirato soprattutto a tenersi in forma e rafforzare i muscoli addominali, riducendo il rischio di riscontrare questo problema.

Può essere molto utile anche controllare il peso durante la gravidanza ed evitare gli sforzi eccessivi dopo il parto, evitando di sollevare oggetti pesanti o eseguire lavori ed esercizi intensi.

Ultimo consiglio ma sicuramente non meno importante, è quello di rivolgersi sempre a un professionista medico o un fisioterapista prima di iniziare qualsiasi programma di esercizi o trattamento per la diastasi addominale post parto.

Anche in questo caso il fai da te non solo può essere del tutto inutile ma addirittura dannoso per la propria salute fisica e psicologica.

Diastasi addominale: non temerla

Durante la gravidanza e il parto il corpo di una donna va incontro a grandi cambiamenti e può impiegare del tempo prima di riassestarsi completamente.

Un periodo bellissimo ma anche particolarmente sfidante, che può mettere a dura prova la mente e il corpo di ogni donna.

Tra le problematiche più comuni c’è sicuramente la diastasi addominale che, per fortuna, nella maggior parte dei casi si può prevenire e superare seguendo i consigli di un professionista e con le giuste attenzioni e accortezze suggerite dal proprio ginecologo.

Questo articolo non ha in alcun modo lo scopo di sostituire il consulto medico.
Si consiglia sempre la visita pediatrica per capire le origini della malattia/infiammazione per le specifiche cure.

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