Benessere del nasino

Consigli per fare l’aerosol a neonati e bambini

Fare bene un aerosol non è una cosa così semplice e immediata. Vediamo, quindi, alcune semplici regole da ricordare, per fare un buon lavoro.

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23 Gennaio 2019 • 8 minuti di lettura

Guida pratica per fare l’aerosol a neonati e bambini

Come ben sappiamo, care mamme, esistono diverse possibilità per effettuare una terapia ai nostri bimbi, cioè un diverso modo di somministrare i farmaci in conseguenza della problematica da risolvere.

È importante, infatti, sapere che la terapia che viene indicata dal Pediatra (ma anche il modo in cui vengono somministrate le cure) può influenzare la capacità dello stesso farmaco di risolvere una problematica e, quindi, una malattia.

Tra i tanti metodi di somministrazione, esiste quello tramite aerosol, valido e largamente utilizzato. Da sempre, infatti, questa forma semplice è stata utilizzata proprio per la capacità di rendere farmaci e acque volatili facilmente assimilabili.

Oggi, grazie allaerosol riusciamo a ridurre le sostanze terapeutiche in microscopici corpuscoli, in grado di raggiungere con facilità e velocità le mucose di naso, laringe, trachea, bronchi e polmoni.

Inoltre, la superficie che le particelle di un aerosol riescono a ricoprire, per effetto della dispersione, è grandissima. Ed è proprio per questo motivo che utilizzando l’aerosol è possibile raggiungere tutti i distretti, anche delle vie aeree inferiori.

E questo si traduce in un effetto terapeutico, offrendo un vantaggio netto: raggiungere direttamente la circolazione e rendere il farmaco velocemente disponibile al nostro organismo.

Fare bene un aerosol, però, non è una cosa così semplice e immediata. Vediamo, quindi, alcune semplici regole da ricordare, per fare un buon lavoro.

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Le regole d’oro per un #aerosol a prova di pianto. #Libenar

Le regole d’oro per un aerosol a prova di pianto

Innanzitutto, il bambino deve essere tranquillo. Se è agitato o piange l’utilità della pratica è pari a zero.

È fondamentale, infatti, che ci sia una reale partecipazione del bambino – che, ti ricordo, è molto influenzato dall’atteggiamento materno (o di chi per essa effettua la pratica).

Nel lattante può essere importante, dopo aver preparato il tutto, approfittare quando dorme o proporre laerosolterapia dopo averlo accudito in tutte le sue necessità.

Ricorda, un lattante sente e avverte molto il disagio materno. Se sai di dovere fare una cosa per il benessere del tuo cucciolo, molto probabilmente avrai più pazienza e proporrai la mascherina con dolcezza, magari cullandolo, tenendolo in grembo o cercando di mantenere il contatto, sempre rispettando i suoi tempi. Ma sempre con fermezza, insistendo affinché lui effettui la terapia completa.

E per un bimbo più grande?

Nel bambino più grande, invece, può essere utile proporre il gioco dellimitazione, dell’esempio.

Prova a coinvolgere un altro membro della famiglia, come il fratello maggiore o il papà, e, senza farlo davvero, simula il gesto che faresti al tuo bambino. E fallo sempre con il sorriso. Come se fosse un gioco.

In questo modo, proporlo al tuo piccolino non sarà così difficoltoso. Del resto, se tutta la sua famiglia sembra essere propensa a indossare una mascherina, non sarà poi così male.

Ma la cosa più importante, resta sempre una: credere davvero che ciò che stai facendo, lacrime e urla comprese, è importante per il tuo bambino.

Ecco perché suggerisco di organizzare un piccolo gioco e utilizzarlo per rinforzare ancora di più un momento di condivisione e non di punizione, come potrebbe apparire agli occhi di tuo figlio.

Il resto, ti assicuro, verrà di conseguenza.

Al bambino più grande, inoltre, si può proporre di fare laerosol con una piccola caramellina da masticare. Questo escamotage aiuterà ulteriormente il farmaco ad agire e a mantenere una bocca ben pulita.

E a proposito di bocca, dopo laerosol va sempre ripulita, proprio per evitare il ristagno farmaci o di soluzioni che possono corrodere e infiammare la cute e la mucosa orale, favorendo l’insorgenza di micosi o dermatiti.

Tra le attenzioni da effettuare ricordo che la macchinetta va pulita bene, con acqua calda e dopo ogni utilizzo. Va asciugata e messa in un luogo asciutto, dove possa essere recuperata. Questo è necessario perché, se lo strumento non viene pulito, si rischia di fare ventilazioni che portano con sé un carico colmo di germi.

Nei bambini piccoli va usata una mascherina che sia adatta alla conformazione del viso, per evitare che vada tutto a finire negli occhi.

Consigli per fare l'aerosol a neonati e bambini
1.Il bambino deve essere tranquillo.
2.Neonato: prendilo in braccio e rassicuralo con dolcezza.
3.Bambino: proponi un gioco come quello dell'imitazione.
4.Usa una mascherina adatta alla conformazione del viso del tuo bimbo.
5.Scegli i farmaci sempre insieme al Pediatra.
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Cosa mettere dentro l’ampolla nebulizzatrice?

Attenzione anche a che cosa si mette dentro l’ampolla nebulizzatrice, che dovrà contenere farmaci scelti sempre insieme al Pediatra, che consiglierà quale farmaco o fluidificante utilizzare.

A costo di sembrare pedante, sottolineo ulteriormente che TUTTI i farmaci vanno usati solo su indicazione del Pediatra, perché, ad esempio, una terapia che vuole ridurre il muco troppo violenta può causare secchezza delle vie respiratorie, quindi, dare effetto contrario.

Molto utile laerosolterapia con soluzione ipertonica (è importante che la diluizione sia al 3%, e non oltre), perché aiuta a detergere il naso, ma non va fatta più di due volte al giorno e per breve tempo.

Va bene anche l’aerosol con soluzione fisiologica, ma bisogna ricordarsi che nessuna di queste pratiche ha una validità preventiva: servono solo quando l’aumento delle secrezioni è in corso. Inoltre, bisogna ricordarsi di fare i lavaggi nasali e di umidificare lambiente, perché l’aria secca fa aumentare le secrezioni, così come il freddo.

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