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Favorire lo sviluppo del linguaggio nei bambini

Lo sviluppo del linguaggio nei bambini attraversa diverse fasi della crescita. Scopri qui i consigli pratici e i segnali da non sottovalutare per uno sviluppo favorevole.

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12 Marzo 2024 • 8 minuti di lettura

Che emozione la prima parola del tuo bambino! Che sia già accaduto o che tu stia aspettando questo momento, si tratta di una tappa importante.

Lo sviluppo del linguaggio è uno degli aspetti più significativi nella crescita dei bambini.

La capacità di comunicare verbalmente è fondamentale per l’apprendimento e l’interazione sociale.
In questo articolo, esploreremo insieme come favorire lo sviluppo del linguaggio nei bambini, seguendo un percorso di crescita che abbraccia le diverse fasi di sviluppo.

Da pianto, suoni e contatto visivo alle prime parole, fino ad arrivare a frasi brevi: ecco come i bambini iniziano a verbalizzare!

Sviluppo del linguaggio da 0 a 3 anni

Vedere i nostri bambini crescere è un’esperienza straordinaria.

Durante i primi anni di vita, il loro sviluppo avanza a passi da gigante e il traguardo delle prime parole è tra i più speciali.

Ma prima di arrivare a questo fatidico momento, ci sono diverse fasi da attraversare, altrettanto entusiasmanti.

Il percorso di sviluppo del linguaggio dei bambini inizia fin dai primi giorni di vita.

Attraverso diversi momenti chiave, i bambini entro i tre anni acquisiscono la loro capacità di verbalizzare in modo semplice:

  • Prelinguistica (0-12 mesi): in questa fase, i neonati e i bambini piccoli iniziano a comunicare attraverso il pianto, i suoni e il contatto visivo. Rispondere a questi segnali è essenziale per stabilire una base solida per lo sviluppo della comunicazione e del linguaggio;
  • Prime Parole (12-24 mesi): intorno all’anno di età, molti bambini iniziano a pronunciare le loro prime parole. Questo è un periodo entusiasmante in cui i genitori possono aiutare i loro figli a imparare parole di base come “mamma” e “papà”;
  • Frasi Brevi (2-3 anni): tra i due e i tre anni, i bambini iniziano a formare frasi brevi. Possono esprimere le loro esigenze e iniziano a fare domande semplici.

Dal pianto alle parole

Anche se lo sviluppo del linguaggio nei bambini dipende da una grande variabilità soggettiva, per cui non tutti imparano nello stesso periodo, gli studi evidenziano alcune fasi principali, a cui è associata l’acquisizione di determinate capacità comunicative.

  • Il pianto: inizia alla nascita ed è un modo importante di indicare un malessere e un rudimentale strumento di comunicazione;
  • Il vocalizzo o tubare (cooing): è la produzione di suoni pseudovocalici, che ricordano il verso del piccione e comincia alla fine il primo mese. Si manifesta negli scambi comunicativi tra il bambino e chi se ne prende cura;
  • La lallazione o babbling, dal 4° all’8° mese: è la produzione di sequenze di combinazioni di consonanti e vocali che inizia a metà del primo anno e che somiglia molto al linguaggio reale;
  • Lo sviluppo semantico: si ha tra i 10 e 15 mesi, quando in genere i bambini tendono a produrre le prime parole. Entro i 2 anni un bambino medio conosce approssimativamente 900 parole, che diventano 8000 verso i 6 anni!
900 entro i 2 anni e 8000 verso i 6 anni: i numeri delle parole che il bambino inizia a conoscere nello sviluppo!

Come favorire lo sviluppo del linguaggio

Anche se lo sviluppo del linguaggio è un percorso naturale nella crescita dei bambini, i genitori possono favorirlo.

Come? Vediamo insieme alcuni consigli:

  • Parla con il tuo bambino fin dai primi giorni di vita: anche se potrebbe sembrare che non capisca, il tuo bambino sta ascoltando e imparando dalla tua voce;
  • Leggi storie al tuo bambino: un modo meraviglioso per espandere il suo vocabolario, promuovere la comprensione del linguaggio e condividere un momento speciale;
  • Rispondi alle domande per incoraggiare la sua curiosità: cerca di rispondere con pazienza e chiarezza per assecondare e incentivare il desiderio di apprendere;
  • Incentiva il gioco interattivo e quello simbolico: aiutano i bambini a esprimere idee e sviluppare il loro linguaggio;
  • Dedica del tempo di qualità al tuo bambino cogliendo l’opportunità di una conversazione durante un pasto per condividere momenti preziosi, oltre che parole e pensieri.
Parla al tuo bimbo fin dai primi giorni, leggigli tante storie e rispondi alle sue domande!

Ritardo nello sviluppo del linguaggio: quando preoccuparsi

Ogni bambino sviluppa il linguaggio con un ritmo diverso; tuttavia, è importante essere consapevoli di possibili segnali di ritardo nello sviluppo del linguaggio.

Ecco che conoscerne le tappe evolutive può aiutarti a individuare i segnali di allarme e capire più velocemente e tempestivamente se c’è qualcosa che non va.

Quindi, osserva il tuo bambino e se noti che ha difficoltà a comprendere o esprimersi in modo significativo rispetto ai coetanei, considera una valutazione da parte di uno specialista del linguaggio.

Per aiutarti a riconoscere precocemente i segnali di una situazione da valutare, ecco alcuni indici di rischio:

  • Il bambino non richiama l’attenzione dell’adulto su un oggetto di proprio interesse;
  • Utilizza poco o per nulla la lallazione canonica, ripetizione della stessa sillaba consonante più vocale, per es. ba-ba, e variata, accostamento di due o più consonanti più vocale, per es. ba-ma, a partire dai 6-7 mesi;
  • Usa poco la mimica facciale e la gestualità, come sorridere, fare delle espressioni tristi con il volto, muovere le gambe velocemente per contentezza, indicare con il dito;
  • Ha difficoltà a comprendere il linguaggio adulto, anche per semplici parole che vengono dette dalle figure di riferimento, intorno all’anno di età;
  • Il bambino ha un vocabolario composto da meno di 50 parole a 24 mesi.
Fa attenzione alla mimica facciale, alla gestualità e alla comprensione delle tue parole per capire se lo sviluppo del linguaggio procede bene!

Sviluppo del linguaggio e l’approccio Montessori

Il metodo Montessori mette un’enfasi particolare sull’ambiente e sull’esperienza pratica, fornendo ai bambini l’opportunità di esplorare il linguaggio attraverso il gioco e l’interazione con materiali concreti.

Questo approccio enfatizza il rispetto per il bambino come individuo e pone l’accento sull’opportunità di offrire un ambiente favorevole in cui possa sviluppare il linguaggio in modo autonomo.

Secondo Maria Montessori, lo sviluppo del linguaggio, infatti, porta con sé delle competenze emozionali.

Quindi, oltre ad avere un apparato fonatorio e uditivo che funzionino bene, per sviluppare il linguaggio, è fondamentale il desiderio che il bambino ha di comunicare.

Per questo è necessario che ci sia un buon clima emotivo: la condizione fondamentale per un ottimale sviluppo del linguaggio.

Monitorare lo sviluppo del linguaggio nel bambino

Lo sviluppo del linguaggio nel bambino è un percorso naturale che segue le varie fasi di crescita di ogni piccolino e che non si limita all’acquisizione di parole e suoni, ma anche di gesti ed emozioni associate.

Abbiamo visto insieme come il linguaggio si evolve nelle varie età del bambino, come stimolarlo e anche come capire se c’è qualcosa che non va per intervenire il prima possibile.

Tutte queste informazioni possono esserti utili per accompagnare il tuo bambino nel suo percorso di acquisizione di suoni, sillabe, parole, gesti e atteggiamenti che lo aiutino a maturare al meglio la sua capacità di esprimersi con il linguaggio.

Questo articolo non ha in alcun modo lo scopo di sostituire il consulto medico.

Si consiglia sempre la visita pediatrica per capire le origini e le specifiche cure.

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