Benessere del nasino

Come insegnare a tuo figlio a soffiarsi il naso

Chiedere al proprio figlio di soffiarsi il naso è un’operazione che può risultare molto complicata. Davanti a un bimbo raffreddato sembra naturale chiedere di soffiare nel fazzoletto e, spesso, ci si rende conto che il piccolo potrebbe, nonostante il grande impegno, non riuscire a soddisfare quella che, per l’adulto, sembra una cosa banale.

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03 Aprile 2019 • 8 minuti di lettura

Eppure, è così semplice… Perché non ci riesce?

Cara mamma, intanto, bisogna realizzare che ogni bambino ha il proprio tempo di maturità e sviluppo.

Fortunatamente, attraverso la descrizione del comportamento del bambino e dei suoi cambiamenti, è possibile individuare le tappe principali dello sviluppo, ovvero, le traiettorie comuni dello sviluppo che corrispondono all’insieme di abilità, comportamenti e conoscenze che caratterizzano i bambini di diverse età.

Ad esempio, ci sono bambini che imparano a camminare da soli a 11 mesi e altri a 16 mesi. Le differenze di stile si riferiscono al diverso modo dei bambini di acquisire una specifica abilità: un bambino può imparare a camminare essendo per lungo tempo andato a carponi, e un altro lo può fare non avendo mai camminato a carponi.

Insomma, i tempi di attesa affinché un bambino impari a svolgere un compito sono vari.

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Approssimativamente, durante il secondo anno di vita del tuo bambino, puoi insegnargli a soffiarsi il naso. #Libenar

Dai due anni, infatti, un bimbo impara a relazionarsi completamente con l’ambiente e, quindi, a eseguire un comando compiuto. Infine, c’è un ulteriore elemento da considerare: siamo sicuri che il bambino sia abituato a respirare dal naso?

Quanto conosci della respirazione di tuo figlio?

Tutti sappiamo, per esperienza, quanto sia importante respirare. Ma, in realtà, quanto conosciamo della respirazione di nostro figlio? Come respira durante la giornata?

Sembra una domanda banale, è vero, ma bisogna sapere che, se il bambino ha assunto un errato schema respiratorio orale, legato molto spesso alla deglutizione atipica indotta anche dall’allattamento con biberon o da abitudini viziate (quali il succhiamento del dito o del succhiotto), è possibile che per molto tempo, pur sapendo riconoscere il proprio naso, non sappia, in realtà, a che cosa gli serva e che, quindi, per respirare usi esclusivamente la bocca.

Esistono bambini perennemente raffreddati che, quando la mamma chiede loro di soffiarsi il naso sul fazzoletto, soffiano dalla bocca, pur avendo superato i due anni d’età.

Difficile spiegare, quindi, a un bambino di usare il naso, buttando fuori l’aria, se non ha imparato a prendere aria dallo stesso.

Ma come si insegna a un bambino a soffiare con il naso?

Sotto forma di gioco, naturalmente. Soffiarsi il naso è un atto che risulta formato da 3 azioni:

  1. Inspirare
  2. Chiudere la bocca
  3. Buttare fuori dal naso

Potrà essere utile scomporre latto del soffio in azioni singole, chiedendo al bambino di prendere un bel respiro con la bocca e trattenere l’aria, gonfiando le guance, per farla uscire dalla bocca.

Successivamente ripetere lo stesso esercizio, chiedendo al piccolo di far uscire l’aria lentamente dal naso, portando la mano sulla bocca.

Dopo essersi esercitato per due o tre minuti al giorno, per alcuni giorni di seguito, prova a fargli uscire l’aria dal naso in maniera veloce, senza l’uso del fazzoletto.

Dopo una settimana, molto probabilmente il tuo bimbo dovrebbe essere in grado di soffiarsi il naso da solo.

Se così non fosse, è richiesto da parte tua un pizzico di fantasia in più e un briciolo di pazienza non prevista. Da qui, a tradurre il tutto in un vero e proprio gioco, il passo è breve.

Puoi simulare una partita di pallone, ad esempio. La pallina deve essere spinta dall’aria che fuoriesce dal nasino, e così, provare a fare un bel GOAL!

Prova a simulare varie gare coinvolgendo, oltre al bambino, anche altri membri della famiglia. Quando servirà, puoi dire al bambino di soffiare con il naso, come quando giocate con la pallina.

Un altro gioco divertente è quello di far volare tanti pezzettini di carta leggera, magari colorati, o di varie forme, chiudendo la bocca e soffiando con il naso.

Fagli ripetere l’esercizio, aggiungendo successivamente una variante: soffiare solo con una narice, chiudendo l’altra con la pressione del dito.

Tutto parte dal gioco e finisce con la fiducia

Esistono tanti metodi per insegnare ai bambini nuove cose, l’importante è coinvolgerli e motivarli, soprattutto se si rifiutano di provare.

Con il nostro esempio, poi, i bimbi sono spinti a tentare. Un bambino ha bisogno di sentirsi stimato. La fiducia che dimostriamo nei suoi confronti condiziona il loro modo di essere.

I nostri figli devono avere fiducia nelle loro capacità, dobbiamo aiutarli a fargli fare cose che sono in grado di fare, proponendogli sfide che possano essere in grado di superare, con un piccolo sforzo.

Per fare questo bisogna creare le condizioni del successo: lasciarli sperimentare, cominciando con piccoli passi (altrimenti rischiamo che si scoraggino subito).

Naturalmente, non bisogna dimenticare mai l’igiene.

La detersione del naso del bambino va effettuata usando il fazzoletto per una sola volta, per un solo bambino. E non lasciare il fazzoletto esposto allaria, piuttosto, insegna al tuo bambino a cestinarlo dopo l’uso.

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Questo articolo non ha in alcun modo lo scopo di sostituire il consulto medico.
Si consiglia sempre la visita pediatrica per capire le origini della malattia/infiammazione per le specifiche cure.

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